La via verso la Grande Guerra

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L'analisi delle origini della Prima Guerra Mondiale, che rappresenta un grande tornante storico per l'Europa. Nel periodo compreso tra il 1870 e il 1910 si riscontra la rapida affermazione della seconda rivoluzione industriale e del capitalismo, nuovo modo di produzione dominante. Si assiste ad uno sviluppo senza precedenti del potere industriale, alla concentrazione di quest'ultimo in un numero ristretto di grandissime imprese e alla conseguente formazione di una forte oligarchia finanziaria. Nella vita economica delle nazioni più avanzate (Gran Bretagna, Francia, Germania, Austria-Ungheria, in ultima parte l'Italia) l'esportazione di capitali assume maggiore importanza rispetto all'esportazione di merci. Si creano nuove forme di legami internazionali e di dipendenza finanziaria e diplomatica, che cambiano radicalmente le forme di asservimento puramente coloniale e danno spazio alla feroce logica dell'imperialismo. Il capitalismo industriale conduce ad un espansionismo aggressivo e senza regole. La relativa pacificazione a livello europeo non registra l'attenuarsi della concorrenza economica e delle tensioni politiche tra le nazioni, ma il loro estendersi su scala più vasta. Tuttavia la competizione coloniale rimane uno degli aspetti delle lotte economiche per il predominio industriale e commerciale sui mercati europei e mondiali che vedono impegnati i grandi Stati.

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