#GENERAZIONE BELLEZZA La bellezza nella mente - 14/04/2023

St 202324 min
L'impatto dello sguardo del Mosè di Michelangelo sul nostro cervello; la Sindrome di Stendhal lì dove ha avuto origine; la danza dentro un museo, tra le statue del Canova, con incantati malati di Parkinson che si prendono cura della propria mente. Il viaggio nella bellezza che cura continua nella ricerca di quanto la potenza estetica di statue, dipinti, architetture civili e religiose impattino sul nostro organismo. Un impatto così forte che talvolta fa quasi perdere i sensi come raccontava Stendhal nel suo diario di viaggio, dopo essere uscito dalla Chiesa di Santa Croce a Firenze dove anche noi di GenerAzione Bellezza siamo stati per coglierne le sensazioni. Una serie di sintomi psicofisici che, nello stesso luogo e durante gli ultimi decenni, hanno raggiunto centinaia di persone. Misurare gli effetti di tutto questo è complesso, ma un test molto interessante lo abbiamo fatto, sotto il controllo di un team specializzato dell'università della Sapienza, indossando un caschetto con sensori neurali e posizionandoci davanti alla statua del Mosè di Michelangelo. Non solo abbiamo potuto misurare quanto il nostro cuore aumentasse i battiti avvicinandoci all'opera ma come la connessione cambiasse solo cambiando punto di osservazione. E questo ci dice tantissimo su come raccontiamo i nostri luoghi dell'arte e le opere contenute nei musei. Ma quanto la bellezza di un'opera d'arte, da un dipinto ad una statua, combinata con la potenza della danza, possa influire sul nostro cervello ce lo dimostra in modo incredibile quanto succede con "Dance Well". Nel museo Civico di Bassano del Grappa, sotto lo sguardo attento del coreografo Roberto Casarotto e della danzatrice Giovanna Garzotto alcune persone affette dal Parkinson alleviano la propria malattia ballando tra le opere del Canova. E vale quanto e spesso di più di una medicina in un crescendo di simbiosi tra uomo e arte che commuove.
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