Il Provinciale Benevento e la magia delle Janare

St 2022/2353 min
Dalla cima del monte Taburno, il cui profilo ricorda quello di una donna "dormiente", fino all'eremo di San Michele, il Sannio beneventano è al centro del nuovo appuntamento con "Il Provinciale". È un viaggio mistico, legato alla leggenda delle streghe che nel beneventano sono sempre state chiamate "Janare". La radice del nome deriva da "janua" che vuol dire porta - si racconta, infatti, che passassero sotto gli stipiti - o da "dianara" che sta per "seguaci di Diana", dea della caccia, della luna e della natura. Quella delle Janare è una ritualità che si lega alla cultura pagana, e pre-cristiana; la matrice longobarda – popolo di guerrieri e cacciatori che ha abitato a lungo il beneventano - ha reso questa ritualità molto selvaggia e così, nel Medioevo, la religiosità cristiana, nella sua veste integralista, ha proibito le danze propiziatorie. Molte Janare, al tempo, sono state mandate al rogo, si diceva che portassero morte e malefici. In realtà, secondo una lettura sociologica e storica, erano donne che avevano una grande sapienza, legata alla natura e alla botanica in particolare. Erano guaritrici in un tempo in cui la medicina non era conosciuta, soprattutto nelle aree rurali. Queste conoscenze legate alle erbe le rendeva pericolose agli occhi di una società patriarcale e maschilista, totalmente incapace di accogliere la diversità, la stravaganza e tutto quello che usciva dal binario di una cultura obbediente e timorata. Secondo qualcuno quello delle Janare è stato un femminicidio medioevale, sotto mentite spoglie. Federico Quaranta e Mia Canestrini hanno esplorato gli aspetti antropologici di questa vicenda leggendaria per scoprire cosa ne rimane oggi: un mondo di virtù, ricco di sapienze e di aneliti di libertà che hanno vinto tutte le sfide del tempo per arrivare fino a oggi.
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