Il fattore umano Ritorno a Kabul

A un anno dal ritiro delle truppe internazionali e dal ritorno al potere dei Talebani, Il Fattore Umano torna in Afghanistan per raccontare un Paese stremato da un conflitto che dura da 40 anni e che ha costretto alla fuga solo nell'ultimo anno, più di 700 mila persone. Molti hanno abbandonato il Paese per scappare dalla violenza dei nuovi signori di Kabul, altri per fuggire dall'estrema povertà. Chi è rimasto si trova a fare i conti con le persecuzioni messe in atto dal nuovo governo, con la fame e con la mancanza di una qualsivoglia assistenza sanitaria. "Ritorno a Kabul" si interroga su chi sono i talebani tornati al governo e se sono davvero cambiati rispetto al 2001, quando vennero costretti a lasciare il potere sotto le bombe americane. I provvedimenti presi soprattutto nei confronti delle donne negli ultimi mesi, lascerebbero pochi dubbi: hanno impedito alle ragazze di accedere all'istruzione, hanno vietato loro di lavorare, hanno imposto il burqa nei luoghi pubblici, hanno spazzato via i pur minimi progressi fatti negli ultimi vent'anni in fatto di emancipazione femminile. La voce narrante è quella di Sahraa Karimi, giovane regista fuggita da Kabul quando i talebani sono tornati al potere, prima donna afghana ad aver guidato – fino alla fuga – l'Afghan Film Organization. Oggi insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il reportage a cura di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi.