Filorosso Piera Aiello racconta la storia di Rita Atria

Piera Aiello ripercorre il rapporto di Rita Atria con Paolo Borsellino. Lui la chiamava la "picciridda", lei a 17 anni era la più giovane testimone di giustizia italiana. Ha denunciato la sua famiglia che faceva parte del mandamento di Castelvetrano. All'inizio denuncia per un desiderio di vendetta (il padre è stato assassinato dalla mafia perché si opponeva all'ingresso della droga nel paese d'origine, Partanna) ma quando conosce Borsellino il magistrato la induce a credere nella giustizia, le trasferisce un sentimento di fiducia nei confronti dello stato. Ufficialmente è morta per suicidio ma associazione Rita Atria ha chiesto la riapertura delle indagini perché non convinti dalla tesi del suicidi.