Vitalia - Alle origini della festa Gli antichi riti delle acque

St 247 min
In questo secondo appuntamento con Vitalia – Alle origini della Festa, giunto alla seconda edizione, Alessandro Giuli ci porterà a scoprire gli antichi riti delle acque e gli esseri divini che personificano le loro virtù. Divinità e riti che come le acque hanno mutato forma assumendo le sembianze di feste e culti cristiani, come la Madonna delle Acque o la Madonna dei Bagni in Campania, o quello di Santa Felicita in Irpinia. Culti che confermano tuttavia il potere purificatore e taumaturgico delle acque. Inizierà il viaggio, Alessandro Giuli, dalla città che Gregorovius definì la Pompei del Medioevo: Ninfa, situata alle pendici dei monti Lepini, dove i Romani dedicarono un culto a un'antica sorgente, quella del fiume Ninfa, perché come ammonisce Seneca non esistono fonti che non siano sacre. Ninfa, nella verde pianura sovrabbondante di acque, che nel secolo scorso la nobile famiglia Caetani trasformò in un magnifico giardino di fama internazionale. Andremo in Irpinia, dove i discendenti dei popoli Sanniti, gli Irpini adoratori del lupo, venerano una santa che ha il potere della fecondità e della guarigione. Proprio negli stessi luoghi, la valle d' Ansanto già nota a Virgilio, dove era venerata Mefite, dea delle acque e della fecondità. I geni del luogo condurranno il conduttore e gli spettatori al cospetto della dea, nella sua dimora a Rocca San Felice, in un paesaggio lunare ribollente di acque e vapori letali. Il conduttore si immergerà fra le acque impetuose delle cascate del fiume Calore, sui monti Picentini, nel cuore della Campania, per tornare poi nel Lazio virgiliano, fra laghi di zolfo e grotte oracolari, per conoscere il dio Fauno e la sua compagna Albunea. Alessandro Giuli concluderà il suo viaggio tornando a Ninfa: il luogo dove tutto scorre, come le linfe che abitano il corpo umano, e le anime in attesa di venire alla luce.
Vai al titolo