Vitalia - Alle origini della festa Il culto delle Madonne nere

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Alessandro Giuli ci porterà a scoprire l'origine misteriosa del culto delle Madonne nere e delle processioni a loro dedicate, che affondano le radici nei cortei che onoravano la Grande Madre, Cibele.Punto di partenza del viaggio è il porto di Ostia antica, dove nel 204 a.C. giunge una nave che reca una pietra nera prelevata da una delegazione romana a Pessinunte in Frigia. È il simulacro della Grande Madre, accolto con tutti gli onori dall'aristocrazia romana: ritornava infatti a casa la Grande Madre Cibele, per salvare Roma dalle truppe di Annibale. Una grande area, a Ostia, testimonia l'importanza del culto e la pratica dei taurobolia, i celebri sacrifici di tori in onore della casa imperiale che andarono a sostituire le mutilazioni che i seguaci della dea si autoinfliggevano al culmine della possessione, nel rito frigio.Alessandro Giuli si recherà nei pressi di Siracusa, dove la Madre degli Dei, Cibele, era venerata nell'antica colonia greca di Akrai, assieme al figlio-amante Attis. A Palazzolo Acreide sorge il più importante santuario rupestre del Mediterraneo, dodici statue che rappresentano Cibele, vegliano su Akrai da millenni fino ai giorni nostri, come testimoniano i geni del luogo che il conduttore incontrerà e che perpetuano l'immagine della dea e fanno rivivere i suoni a lei cari attraverso la costruzione di strumenti pastorali. Alessandro Giuli risalirà la Sicilia fino a Capo Tindari, dove una Madonna nera, nera come la pietra di Cibele, giunta su una nave dal mare, come Cibele, venne accolta dagli abitanti del luogo, che le costruirono un tempio lì dove nell'antica colonia greca di Tindari sorgeva il tempio dedicato a Cibele. Tuttora il santuario della Madonna nera di Tindari domina lo sperone roccioso, dove la dea della fecondità, la Grande Madre Terra veniva venerata. Risalirà poi l'Italia in direzione di Roma, soffermandosi a Montevergine, in pro
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