Vitalia - Alle origini della festa Arbores felices et infelices

St 239 min
Alessandro Giuli compirà un viaggio che condurrà gli spettatori a scoprire il significato profondo degli alberi e la loro funzione tutelare, che sopravvive in culti ancora praticati in tante parti d'Italia. Partirà, il conduttore, dall'Orto botanico di Roma dove, tra oltre tremila specie vegetali e variopinte farfalle, racconterà della botanica sacra degli antichi Romani che distinguevano arbores felices et infelices: quelli che danno frutti e quelli che non li danno, cari agli dei o condannati dalla religione. Entrerà nel Giardino segreto di Livia, moglie dell'imperatore Augusto, che ricreò un ninfeo sotterraneo, facendo affrescare le pareti di alberi e piante dal potere profetico e oracolare, rendendo questa stanza ipogea un luogo di purificazione del corpo e rigenerazione dell'anima. Visiterà poi Accettura, in Basilicata, per assistere alla festa popolare che celebra il matrimonio sacro tra Cielo e Terra, simboleggiato dall'unione tra il Maggio e la Cima, un Cerro e un Agrifoglio: quest'ultimo viene innestato nel primo da secoli, in un rito pagano che è sopravvissuto fino ad oggi assorbito dal culto cristiano di San Giuliano. Entrerà poi nel Parco del Pollino, dove accompagnato dalle melodie pastorali dei geni del luogo, omaggerà il più antico albero d'Europa, Italus, che porta il nome del leggendario re progenitore di Vitalia. Un albero, che, con i suoi 1230 anni, è stato testimone e nume dei popoli italici. Il conduttore accolto a Matera da un artigiano, ci mostrerà come il pane può essere fecondato dal legno che trasformato in timbri di famiglia, appone un sigillo inconfondibile, augurio di abbondanza, prosperità, fertilità. Infine Alessandro Giuli tornerà nel Lazio, la Saturnia Tellus, dove, dall'alto di una cima, ci ricorderà che l'Albero della Vita deve avere infiniti volti, ma è nei suoi fiori che trova l'unità delle origini.
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