Le serie di RaiCultura.it Palazzo Venezia

Ep 1111 min
La storia di Palazzo Venezia affonda le radici nel cuore antico della città pontificia. Fu edificato verso il 1455 per volontà del cardinale veneziano Pietro Barbo divenuto poi papa con il titolo di Paolo II (1464-1471), grande appassionato di collezionismo e iniziatore ideale del destino museale e artistico dell'edificio. Un secolo più tardi, nel 1564, il palazzo viene donato dalla Santa Sede alla Serenissima Repubblica di Venezia diventando avamposto della presenza diplomatica veneziana a Roma e, infine, ceduto nel 1797 all'impero d'Austria. La nascita del Museo di Palazzo Venezia risale al 1916, quando l'edificio venne restituito allo Stato italiano e scelto come sede di un grande museo nazionale di arte medievale e rinascimentale. Quasi interamente dispersa la collezione di statuaria antica iniziata da Pietro Barbo, le raccolte del Museo si formarono a partire da un primo nucleo di sculture e opere provenienti da Castel Sant'Angelo, dalla Galleria Nazionale d'Arte Antica e dalle collezioni del Museo del Collegio Romano fondato nel Seicento dall'enciclopedico gesuita Athanasius Kircher. Altri nuclei consistenti di reperti provennero dalle confische dei beni ecclesiastici (interi corredi ceramici, mobili chiesastici, argenterie, oreficerie e paramenti sacri) e da edifici distrutti o pesantemente danneggiati in Abruzzo dal terremoto della Marsica del 1915. Primo direttore dell'istituzione fu Federico Hermanin (1871-1953), che curò l'allestimento seguendo le regole del museo d'ambientazione, allora particolarmente in voga. Nel 1933 confluì nel museo la collezione più cospicua del proprio patrimonio, quella donata dai coniugi Henriette Tower e George Wurts, costituita da dipinti, pastelli su carta, sculture lignee, ceramiche, arazzi, ventagli, stoffe, mobili, argenti.
Vai al titolo