Le serie di RaiCultura.it Casa Museo Venanzo Crocetti

Ep 1410 min
A Roma, fuori dai percorsi turistici del centro storico, sulla via Cassia al numero 492 si trova un complesso monumentale poco conosciuto che si estende su 3000 mq: fu eretto dallo scultore Venanzo Crocetti (1913-2003). Qui visse e lavorò l'artista dal 1951 fino alla sua morte e oggi il complesso ospita non solo la sua Fondazione ma anche la sua casa e il grande museo con 171 bronzi, 11 marmi, oltre ad alcune opere in gesso e disegni. L'artista nacque in povertà a Giulianova, un paesino dell'Abruzzo e rimase orfano a 12 anni. Nel 1928, a quindici anni, già si distingueva per la sua bravura nel disegno e il suo talento fu notato quando, in vacanza dallo zio paterno a Porto Recanati, incontrò Biagio Biagetti, pittore e anche Direttore del Laboratorio dei Restauri d'Arte del Vaticano a Roma, il quale offrì a Crocetti un impiego come apprendista restauratore. Nella capitale il ragazzo coltivò la sua vena artistica nel tempo libero, si iscrisse a corsi serali all'Accademia Libera del Nudo artistico e avviò così una carriera che in pochi anni lo portò a vincere il primo premio di scultura per giovani artisti all'Accademia di San Luca (1931), a esporre alla Mostra internazionale d'Arte Sacra (1934) e a partecipare a due Biennali di Venezia nel 1936 e 1938. Fu proprio alla Biennale del 1938 che vinse il Gran Premio della scultura e da lì la carriera dell'artista susseguì in rapida ascesa, con diverse committenze pubbliche; Marcello Piacentini lo coinvolse per la decorazione interna della cappella universitaria de "La Sapienza", ricevette inoltre l'incarico per la cappella di Sant'Agnese nella Basilica di Sant'Eugenio e gli venne commissionata la realizzazione di un "Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre" a Teramo.
Vai al titolo