Storia delle nostre città Bergamo, il diamante di pietra

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Non vi sono notizie certe sulla sua fondazione, ma in epoca romana Bergamo diviene un fiorente municipio. Della città romana non rimangono grandi tracce, se non un'eredità in termini urbanistici nel tracciamento delle vie principali. A seguito del disgregamento dell'Impero Romano, Bergamo passa sotto il dominio dei Longobardi, divenendo sede di uno dei più importanti ducati del Regno, e successivamente si trasforma in Contea franca, retta per anni da una serie di vescovi-conti, che determineranno le sorti della città sino al 1098, anno di nascita del Comune di Bergamo. Divenuto libero comune, la città conquista l'autonomia dopo la vittoriosa battaglia di Legnano del 1176 contro l'imperatore Federico Barbarossa. Questi sono anche gli anni in cui a Bergamo si costruiscono il palazzo del Comune e la grande chiesa di S. Maria Maggiore, che diedero alla città bergamasca l'aspetto medievale che la caratterizza ancora oggi. Il periodo dell'autonomia si protrae sino alla fine del Duecento, quando la città bergamasca cade sotto l'influenza del Ducato di Milano. In questo periodo si costruirono in particolare la Cittadella e la Rocca, simboli del potere visconteo su Bergamo. Dopo periodi di cruenti e sanguinose guerre interne, Bergamo viene annessa alla Repubblica di Venezia nel 1428, il cui dominio porta finalmente al territorio bergamasco pace e prosperità. Il governo della Serenissima ricostruisce la città vecchia, edificando una nuova cinta muraria, il Palazzo Comunale e Piazza Vecchia. Da ricordare anche la costruzione delle famose mura bastionate, un'opera gigantesca e di grande impatto che stringe ancora oggi città alta. Con la caduta nel 1797 della Repubblica di Venezia, Bergamo passa sotto il dominio di Napoleone e della Repubblica Cisalpina. Dopo la breve dominazione francese il territorio di Bergamo è annesso al dominio austriaco, entrando a far parte del Regno Lombardo-Veneto.
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