La Grande Storia Mani Pulite: il crollo della Prima Repubblica - 17/02/2022
St 2021/2247 min
Milano, 17 febbraio 1992. I carabinieri arrestano Mario Chiesa, il presidente del Pio Albergo Trivulzio: ha appena intascato da un imprenditore una tangente da 7 milioni di lire. Chiesa è un esponente di spicco del Partito Socialista milanese. Incomincia così, con una piccola notizia di cronaca, un terremoto politico e giudiziario che nel giro di due anni azzererà l'intera classe dirigente della cosiddetta "Prima Repubblica". Uno dopo l'altro i principali leader dei partiti che da più di quarant'anni dominano la scena politica italiana saranno investiti dalle inchieste giudiziarie guidate dal pool di magistrati milanesi guidati da Francesco Saverio Borrelli. In quel 17 febbraio di trent'anni fa si apre la stagione di Tangentopoli e nulla sarà più come prima. Con il passare delle settimane l'inchiesta si allarga a macchia d'olio e coinvolge imprenditori, esponenti politici locali e nazionali. Emerge un vero e proprio sistema corruttivo che chiama in causa l'intero sistema dei partiti; e ogni giorno gli italiani aspettano la messa in onda dei Telegiornali per conoscere quali dirigenti politici e quali imprenditori sono stati arrestati o raggiunti da un avviso di garanzia. I volti di Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo e degli altri magistrati del pool milanese, diventano familiari. E in breve tempo l'inchiesta si espande a livello nazionale: si scopre infatti che il sistema corruttivo è diffuso in tutto il Paese. E' una tempesta che travolge un'intera classe politica e i cui effetti si percepiscono già nelle elezioni dell'aprile 1992; ma sono soprattutto il PSI di Bettino Craxi e la Democrazia Cristiana, i due principali partiti della coalizione al governo, a uscirne distrutti. Sarà il processo per la maxitangente Enimont, che prende il via nell'autunno del 1993 e che viene trasmesso in televisione, a suggellare la fine della "Prima Repubblica" e a cambiare per sempre la scena politica italiana. La puntata è introdotta e commentata da Paolo Mieli.