Linea Verde Sardegna: dal Sinis al Montiferru - 19/12/2021

St 2021/2254 min
"Noi siamo sardi", una delle poesie più famose di Grazia Deledda inizia così: "noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, bizantini, piemontesi" e la penisola del Sinis sembra raccontare proprio di questi passaggi di popoli. Peppone tra le rovine dell'antica città di Tharros porta il telespettatore in viaggio attraverso la storia dove migliaia di anni fa, all'epoca della civiltà nuragica, si coltivava questa terra fertilissima. Tra le scoperte più importanti, la grande varietà di semi ritrovati, tra i quali sono stati individuati i semi di melone più antichi di questa parte del mondo, testimoni che il Mediterraneo e la Sardegna erano già allora al centro di scambi commerciali e culturali. Una contaminazione che va avanti da millenni. Tante le cose ancora da svelare come raccontano le statue ritrovate al Mont'e Prama, le più grandi mai venute alla luce in questi luoghi. Peppone prosegue il suo viaggio passeggiando lungo le bianche spiagge di quarzo dell'Area marina protetta Penisola del Sinis, e incontra i ricercatori del CNR che curano e studiano le tartarughe marine, sentinelle della salute dei nostri mari. La naturale protezione del Golfo di Oristano, che ha accolto navigatori di tutte le epoche, con gli stagni di Cabras, sono i luoghi perfetti dove pescare il muggine e lavorare la preziosa bottarga. La Sardegna ha vissuto nella sua lunga storia contaminazioni di ogni tipo ma mantenendo sempre con fierezza il suo carattere e la sua identità, il "noi siamo sardi" di Grazia Deledda, come racconta Beppe Convertini da Santu Lussurgiu, nel cuore del Montiferru. Beppe continua il suo percorso e raggiunge, tra i boschi feriti dagli incendi della scorsa estate, gli allevamenti bradi della razza bovina del Bue Rosso. Con il latte prezioso di questi animali si fa il 'Casizolu', altra eccellenza del territorio.
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