Tv7 Una platì al nord - 15/10/2021

St 2021/2210 min
di Stefania Battistini - L'esecuzione di un narcotrafficante legato ai clan, a Buccinasco, in pieno giorno, rompe il totem mafioso: a Milano non si spara. Nel comune abitato da decenni dai clan Papalia, Barbaro, Sergi e Zappia non accadeva da trent'anni. "Quando si ammazza così è perché il corpo deve essere visto, fotografato, deve diventare un lutto, una ferita della città - dice Giulio Cavalli, giornalista e scrittore per anni sotto scorta per le denunce contro i clan - Un omicidio del genere non può essere eseguito senza l'assenso delle famiglie che controllano il territorio". Tante le domande a cui gli inquirenti devono rispondere. Salvaggio era malato terminale: perché ammazzarlo? E poi: chi osa sparare nella terra dei Barbaro-Papalia in cui vige la "pace sociale"?
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