Passato e Presente Prigionieri nella II Guerra Mondiale

St 2021/2240 min
In tre anni di conflitto, tra il 1940 e il 1943 sono circa 250.000 gli italiani fatti prigionieri dagli alleati anglo-americani. La maggior parte di loro viene trasferita negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, i campi di detenzione e di lavoro. Dopo l'8 settembre del '43 e la firma dell'armistizio con gli Alleati, per decine di migliaia di militari italiani catturati dai tedeschi si aprono le porte dei campi di internamento. Il loro destino ora si lega ad una decisione drammatica: continuare a combattere a fianco dei nazi-fascisti o rifiutare e finire nei lager e nei campi di lavoro in Germania. La condizione di prigioniero non riguarda però solo i soldati. Tra gli italiani che patiscono tale condizione e subiscono pesanti limitazioni alla loro libertà ci sono anche i cosiddetti Enemy Aliens: si tratta di quei civili che lo scoppio della guerra sorprende in terra straniera. Gli Enemy Aliens diventano oggetto di maltrattamenti e misure restrittive da parte dei Paesi che li ospitano, che possono spingersi fino all'arresto e alla detenzione in campi di concentramento dove resteranno fino al termine del conflitto.
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