Vitalia - Alle origini della festa La Dea del Melograno

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In questo quinto appuntamento con Vitalia – Alle origini della Festa Alessandro Giuli inizierà il suo viaggio, alla scoperta di antichi culti e riti di guarigione, dalla città sacra per eccellenza dei romani, l'antica Lanuvio. Partirà dal santuario di una dea che protegge e salva: Giunone Sospita, coperta da pelle di capra, esplorerà l'antro in cui dimorava il serpente sacro caro a Giunone Sospita a cui fanciulle bendate offrivano cibo e doni per propiziare la fertilità e seguendo le tracce del culto arriverà nell'antica Paestum, alla foce del fiume Sele, in un tempio dedicato ad Hera Argiva, la dea che stringe nella mano una melagrana simbolo di fertilità, abbondanza e prosperità. A pochi km dalla foce del Sele, a Capaccio, da secoli, all'ombra del monte Calpazio, la devozione popolare è rivolta tutta ad una Madonna seduta su un trono che stringe una melagrana in mano: è la Madonna col Granato, il cui culto Nicola Mastronardi indagherà sul territorio salernitano con l'aiuto di Walter Maioli, musicologo e fondatore dei Synaulia. Alessandro Giuli, quindi, a Roma all'ombra del caprifico, albero sotto al quale a Giunone si compivano sacrifici, sulle note della musica dei Syanulia, ricomporrà le tessere di questo mosaico millenario che unisce la Giunone dalla pelle di capra, il sacro serpente, la Madonna col granato e la storia romana delle origini.
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