Agorà Nella fabbrica che produce le macchine del vaccino russo - 08/03/2021
St 2020/213 min
Carlo Bravetti è stato presso gli stabilimenti di Monteriggioni dove si producono i macchinari utilizzati dai russi nei loro stabilimenti per la produzione del vaccino Sputnik. Sì perché la tecnologia del packaging per il vaccino russo è Made in Italy. E che non sia cosa da poco lo dicono i numeri: lo stabilimento russo è grande come un campo da calcio. La linea di produzione del vaccino copre 2.000 mq ed è in grado di produrre tra i 5 e i 6 milioni di fiale al mese. Antonio Lubrano - e noi con lui - si chiederebbe a questo punto: "Ma disponendo in casa nostra della tecnologia, perché non abbiamo pensato di produrlo in Italia il nostro vaccino"? Ai posteri l'ardua sentenza. Fatto sta che per correre ai riparti - partendo adesso ad ordinare alla nostra industria i macchinari necessari, questi non sarebbero pronti prima di 6 mesi. Gli stessi tempi si rendono - de resto - necessari per la messa a punto del cosiddetto 'bioreattore' anello principale della catena della produzione del vaccino. Ordinandolo oggi alle poche realtà produttrici si dovrebbe aspettare mesi. Insomma, sembrerebbe davvero difficile immaginare di riuscire a produrre il vaccino in Italia prima di settembre. Non ci resta che fare incetta e scorta di vaccini acquistati sul mercato europeo.