Sermonti legge Dante Paradiso, canto XXV: Se mai continga che 'l poema sacro

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Dante auspica che la sua condanna all'esilio sarà revocata in virtù del suo poema sacro. Il canto prosegue poi con l'incontro dell'anima di Giacomo, che chiede al poeta cosa sia la speranza, se ne abbia in sé e da dove questa provenga. Beatrice risponde per lui alla seconda domanda, sottolineando che nessun credente nutre più speranza di lui e per questo gli è stato concesso di poter vedere la grazia da vivo; Dante risponde alle altre due domande, dichiarando che la speranza è l'attesa sicura della beatitudine e che ha desunto questa verità dai salmi di Davide. Al termine del dialogo con Giacomo fra le anime che danzano si accende un'altra intensissima luce e Beatrice spiega che si tratta di San Giovanni, che Dante non può vedere perché non asceso al cielo con anima e corpo come Cristo e Maria. La danza dei tre santi si ferma.
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