Sermonti legge Dante Paradiso, canto XIX: Parea dinanzi a me con l'ali aperte

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Dante Alighieri si domanda se sia giusto condannare chi non è stato battezzato perché il messaggio divino non ha raggiunto la sua terra, ma ha comunque condotto rettamente la sua vita. L'Aquila spiega che Dio ha impresso in modo sovrabbondante la sua giustizia nel creato, tanto che le creature non possono comprenderla del tutto. È giusto solo ciò che si conforma totalmente alla volontà divina. L'Aquila deplora poi le colpe dei principi cristiani.
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