Passato e Presente Giuseppe Bottai, fascista critico

ItaliaSt 2019/2040 min
Negli anni '20 Giuseppe Bottai è tra i personaggi più in vista del fascismo romano. La mattina del 28 ottobre 1922 si trova a 25 chilometri dalla Capitale, alla testa di una colonna di miliziani che conta circa 8000 uomini. Aspetta il segnale di Mussolini per marciare su Roma. Un personaggio raccontato dal professor Mauro Canali e da Paolo Mieli a Passato e Presente. Ex ardito, intellettuale, è sicuramente il più illuminato, colto e lungimirante tra i gerarchi che collaborano con il Duce. La sua carriera politica è un susseguirsi di successi: dalla redazione dell'ufficio romano del "Popolo d'Italia", all'elezione alla Camera dei deputati nella lista del Blocco nazionale. E poi, ministro delle Corporazioni, professore di Politica ed economia corporativa all'Università di Pisa, presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, governatore di Roma e ministro dell'Educazione Nazionale. Il 25 luglio 1943 Bottai vota a favore dell'ordine del giorno Grandi, che sfiducia Mussolini, contribuendo a far cadere quel regime di cui egli stesso è stato fino a quel momento un ingranaggio fondamentale.
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