Agorà Mascherine introvabili a 50 centesimi (+iva): che cosa sta succedendo? - 08/05/2020

St 2019/204 min
Da lunedì 4 maggio una mamma potrà andare in farmacia e comprare due mascherine con un euro aveva detto il Commissario Arcuri. Il 4 maggio però la mamma non ha trovato le mascherine a quel prezzo (in realtà le avrebbe comunque pagate 61 ovvero 50 centesimi + iva al 22) e ad oggi il problema persiste. Perché? Che cosa è successo? Il nostro Alfonso Iuliano ha ricostruito l'intera vicenda intervistando tutti gli attori in gioco (tranne Arcuri che ha preferito non rilasciare commenti). Ecco i fatti. Il primo maggio il commissario Arcuri aveva stretto un accordo con tutti gli attori interessati per fare arrivare a farmacie e parafarmacie mascherine a prezzo di vendita calmierato per gli acquirenti il pubblico. Arcuri, a sua volta, si impegnava ad integrare le forniture per il tramite dei suoi canali tra cui consorzio di aziende italiane che hanno avviato una grande produzione del presidio sanitario. Nell'attesa però che questi due canali andassero a regime pare che i due distributori avessero proposto ad Arcuri di usare le mascherine già stoccate, circa 12 milioni. Al momento di distribuirle però solo 2 milioni erano marchiate CEE, il resto non si poteva usare. Mentre si consuma questa querelle, c'è una buona notizia per la mamma e il suo bambino? Pare di sì. Intanto la grande distribuzione ha avviato 10 milioni di mascherine a prezzo calmierato senza troppi problemi. E la protezione civile ha individuato un fornitore che dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, fornire ai distributori 5 milioni di mascherine per i prossimi 7 giorni e 10 milioni a settimana in quelli successivi.
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