Italiani con Paolo Mieli Sandro Ciotti. Un uomo solo al microfono

St 202059 min
Circa 2400 radiocronache di partite di calcio, 40 Festival di San Remo, 14 Olimpiadi, 15 Giri d'Italia, 9 Tour de France: tutti i numeri della voce di Sandro Ciotti, scomparso nel 2003. Un personaggio che ha fatto la storia della radio italiana, ben oltre il suo ruolo storico di giornalista sportivo. Musicista, paroliere, radiocronista, Ciotti è stato per anni una delle voci più celebri dello sport italiano, ma è stata la musica il suo primo amore: "Ciak" con Lello Bersani, una delle prime rubriche radiofoniche della Rai, gli incontri d'autore, i commenti sulle novità musicali, gli eventi cinematografici, le interviste a Domenico Modugno, Federico Fellini, Mina, Gino Paoli, o Luigi Tenco. Del cantante genovese, in particolare, Ciotti era buon amico, e fu tra testimoni della notte in cui Tenco morì e tra i primi a mettere in dubbio la tesi del suicidio. Ma il nome di Ciotti è indissolubilmente legato a "Tutto il calcio minuto per minuto", il programma che ha cambiato volto al racconto del calcio in Italia, facendo del campionato un romanzo popolare, e riscrivendo la sacralità delle domeniche degli italiani. "Tutto il calcio" attraversa mezzo secolo di storia italiana e alimenta la mitologia legata alla radio, lanciando quella generazione di cronisti formatasi con la gavetta dei Giochi Olimpici di Roma del 1960, e finendo per essere teatro di aneddoti e leggende. Da "Clamoroso al Cibali" ai battibecchi di Ciotti col collega e "rivale" Enrico Ameri.
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