Sermonti legge Dante Purgatorio, canto XIII: Noi eravamo al sommo de la scala

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Nella II Cornice Dante incontra gli invidiosi: sono ombre che indossano mantelli ruvidi come cilicio e recitano litanie reggendosi l'uno contro la spalla dell'altro. I loro occhi sono cuciti dal fil di ferro e Dante si rivolge a loro l'augurio di lavare presto ogni macchia dalla propria anima. Alla domanda se vi siano anime italiane, alza il mento Sapia, che pregò Dio di far perdere i suoi concittadini senesi nella battaglia di Colle Val d'Elsa: quando li vide in disfatta, si rivolse al Signore dicendo di non temerlo più.
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