Italiani con Paolo Mieli Galileo Ferraris e Antonio Meucci

St 202056 min
Il genio e l'ingenuità: le due caratteristiche che uniscono Galileo Ferraris e Antonio Meucci, due grandi illuminati del XIX secolo che hanno rappresentato, con le loro invenzioni, un vero e proprio spartiacque per l'era moderna. Questi due geni indiscussi, tuttavia, hanno visto la loro genialità sfruttata da altri inventori, con un approccio alla ricerca più da industriali che da scienziati. La querelle tra Nikola Tesla e Galileo Ferraris e quella tra Antonio Meucci e Alexander Graham Bell si assomigliano molto. Ci sono voluti decenni di dibattiti per stabilire la paternità delle rispettive invenzioni e per far sì che venissero loro riconosciuti il giusto valore e il giusto merito. Ferraris, il "sommo elettricista", come veniva definito all'epoca, è stato un matematico ingegnere di gran cultura umanistica e di gran cuore, dedito alla ricerca per il bene della gente, dalla sua mente visionaria è scaturita la scoperta che ha dato un contributo fondamentale al progresso dell'umanità: il campo magnetico rotante. Anche Meucci si interessa, fin da giovane, ai fenomeni elettrici e magnetici ed effettua numerose invenzioni che brevetta. Il suo nome, però, è legato alla sua invenzione principale, il telefono. Nel 1854 mette a punto infatti il "telettrofono": il primo telefono elettrico, costituito da un diaframma vibrante collegato a un magnete.
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