Passato e Presente L'incendio del Narodni Dom di Trieste

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Trieste, 13 luglio 1920. A seguito degli incidenti del giorno precedente a Spalato, in Dalmazia, tra militari italiani e nazionalisti jugoslavi, durante i quali vengono uccisi due militari, i fascisti triestini promuovono un grande comizio in piazza dell'Unità. All'adunata partecipano oltre duemila persone. Il clima è molto teso. All'improvviso un partecipante viene accoltellato a morte e in piazza si diffonde subito la voce che l'assassino è slavo. In poco tempo diversi gruppi di manifestanti si sparpagliano per assaltare i simboli della cultura slovena in città. A "Passato e Presente" il professor Guido Crainz e Paolo Mieli approfondiscono gli antecedenti storici di quegli eventi e le caratteristiche di quelle complesse terre di confine dove lo squadrismo fascista ha avuto il suo battesimo. Il gruppo più numeroso circonda il Narodni Dom, la casa nazionale slava in piazza Oberdan, che ospita anche degli appartamenti, un caffè e l'Hotel Balkan. L'edificio viene circondato e dato alle fiamme.
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