Dantedì Sermonti legge il passo su Giotto

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Dal canto XI del Purgatorio, Vittorio Sermonti legge il passo in cui, per bocca di Oderisi da Gubbio, si ricorda la vanità della fama terrena, con il pittore Cimabue oscurato dall'allievo Giotto e i poeti Guinizelli e Cavalcanti presto superati dallo stesso Dante Alighieri: "non è il mondan romore altro ch'un fiato".
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