Agorà Polonia: la marcia delle mille toghe - 17/01/2020

St 2019/204 min
E' la prima volta che accade. Lo scorso sabato, 11 gennaio, magistrati di tutta Europa hanno sfilato per le strade di Varsavia per dire no alla legge che sottopone la Magistratura al controllo del governo.Ad aprire il corteo almeno un migliaio di giudici polacchi che hanno manifestato con indosso la toga. Al loro fianco, magistrati italiani, tedeschi, francesi, spagnoli, venuti in tutto da una ventina di Paesi dell'Unione europea. In tutto si parla di almeno 25.000 manifestanti. In assoluto la più importante manifestazione a livello europeo per difendere l'indipendenza della magistratura, minacciata dalle nuove leggi del governo di sovranista al potere dall'autunno 2015 nel più grande paese orientale membro di Ue e Nato. "Diritto alla nostra indipendenza", "Diritto all'Europa", si leggeva negli striscioni tenuti dai giudici. Il presidente di Iustitia, l'associazione dei magistrati polacchi che ha promosso la marcia, KrystianMarkiewicy ha detto all'agenzia Reuters: "Non siamo abituati a scendere in piazza in toga per difendere il diritto di ognuno ad avere la garanzia di una giustizia indipendente, ma abbiamo deciso di organizzare la manifestazione per proteggere i cittadini". La legge arriva al culmine di ripetuti tentativi di controllo da parte del governo sul sistema giudiziario locale, attraverso prepensionamenti anticipati con agevolazione di nuove nomine filo-governative, frequentissime azioni disciplinari e attacchi pubblici nei confronti della magistratura.Alfonso Iuliano è andato a Varsavia nei giorni seguenti la manifestazione, a intervistare magistrati che hanno subito iniziative disciplinari, e il direttore di GazetaWyborcza, il primo quotidiano polacco, per discutere anche del pesante clima di limitazioni alla libertà di stampa.
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