Passato e Presente Giovanni Ansaldo, il conservatore inossidabile

St 2019/2040 min
Giovanni Ansaldo è stato una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano. Nato a Genova nel 1895, da una famiglia dell'alta borghesia cittadina, è nipote del fondatore dei cantieri navali Ansaldo. Un personaggio che Paolo Mieli e il professor Francesco Perfetti raccontano in questa puntata di "Passato e Presente". Conseguita la laurea in Giurisprudenza e in procinto di intraprendere l'insegnamento accademico, Ansaldo viene chiamato dal socialista Giuseppe Canepa, direttore del quotidiano "il Lavoro", a far parte della sua redazione. Il giovane Giovanni accetta e inizia a pubblicare soprattutto articoli di attualità e di politica. La penna affilata che sferza il potere, la pungente ironia, la capacità immaginifica nel raccontare gli eventi, il costante riferimento al buon senso borghese, sono le caratteristiche che, in poco tempo, lo consacrano come uno dei giornalisti più autorevoli del panorama italiano. E mentre raccoglie successi nelle sue numerose avventure editoriali, si dipana anche la sua complessa vicenda politica che lo porta a passare dall'antifascismo, per cui viene condannato e confinato a Lipari, al fascismo che lo porta all'apice della carriera. Una condotta a zig zag, come la definisce lui stesso, nel segno, però, di una fede conservatrice che non rinnegherà mai.
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