Digital World Riccardo Aliani. Vedere l'invisibile. Macchine contabili

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Le macchine contabili sono un momento importante per la storia dell'informatica e nel Museo del calcolatore di Prato ne vengono conservate alcune. Le prime, come ci piega Riccardo Aliani curatore del Museo, furono prodotte da Olivetti nel '33 sulla base delle richieste dei clienti. Erano sostanzialmente macchine da scrivere con dei meccanismi aggiuntivi che sembravano una specie di foglio excel ma molto più complicato. Negli anni '60 vennero inserite le prime parti elettroniche, semplificando e velocizzando il processo. Erano macchine all'epoca molto costose. Nel'69 l'elettronica acquisì ancora più importanza, ma questo diminuì il ciclo di vita degli apparecchi. In queste ultime macchine c'era anche una sorta di memoria. Il nastro, inoltre, era ciclico ed aveva la testina di lettura e scrittura. Negli anni '80 le macchine furono completamente elettroniche e avevano anche dei floppy: sono gli ultimi esemplari di macchine contabili del genere, destinate poi a scomparire a breve a causa dei pc.
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