Cose Nostre O cu nui o cu iddi

ItaliaSt 201950 min
Tornano su Rai1 le storie di persone legate alla mafia calabrese, che hanno avuto la vita segnata dalla violenza e non hanno potuto scegliere diversamente se non pagando un prezzo altissimo. A volte con la vita stessa. La prima delle quattro puntate della nuova serie racconta la storia di Maria Concetta Cacciola, testimone di giustizia, uccisa barbaramente a soli 31 anni d'età. Cetta era una ragazza bella, giovane e piena di vita, che sognava per sé e per i suoi figli un'esistenza diversa da quella che i genitori volevano imporle. La donna, infatti, aveva avuto la sfortuna di nascere in una famiglia di 'ndrangheta di Rosarno, appunto quella dei Cacciola, imparentata con i più potenti Bellocco, padroni del malaffare nella Piana di Gioia Tauro. Lei stessa era sposata con Salvatore Figliuzzi, condannato in via definitiva nel "Processo Bosco Selvaggio", quale soggetto affiliato al clan Bellocco. Un giorno, l'11 maggio del 2011, Maria Concetta decide di svelare ai Carabinieri di Rosarno i segreti riguardanti i clan locali. Si apre così un tira e molla interiore che la spinge prima ad affidarsi allo Stato, poi a ripensarci per le pressioni subite dalla madre e dal fratello, infine a rivolgersi nuovamente ai Carabinieri. Ma, prima di poter essere messa in sicurezza dall'Arma, Cetta viene uccisa in un modo orribile, costretta a ingerire acido muriatico. Mentre la 'ndrangheta, anche attraverso avvocati compiacenti, cerca di depistare le indagini in favore della tesi del suicidio di una psicopatica.
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