Le parole della settimana Confini - Paolo Rumiz - 25/05/2019

St 2018/197 min
Con la parola 'confini' entra in studio Paolo Rumiz, uno dei più grandi autori di viaggio, per parlare del suo ultimo libro "Il filo nascosto". Rumiz, alla viglia delle elezioni europee si rivolge ai giovani con un racconto: "Ogni anno ottanta, novanta giovani partono da tutta Europa per far musica assieme. Germania, Turchia, Serbia, Paesi Baltici, Francia. Per un mese all'anno vivo con loro, presto loro la mia voce narrante ai loro concerti. Si chiamano European Spirit of Youth Orchestra. Sono figli di periferie dimenticate, hanno pochi soldi in tasca, viaggiano giorni e notti in treno o in autobus solo per ritrovarsi in Italia e diventare orchestra. La prima della loro vita. E qui un maestro chiede loro non la perfezione del suono ma prima di tutto l'ascolto, perché non può esserci sinfonia senza l'ascolto. Giovani che sanno che, in un momento come questo, dividersi è follia, perché farebbe farebbe solo il gioco di chi non ci ama". E così, ogni anno assisto a una trasformazione strepitosa. Essi alzano la testa dai loro smartphone, si guardano negli occhi, si scoprono simili e in poche ore superano le divisioni dei padri. Nascono storie, anche d'amore, fra ex nemici. E tutti vivono la felicità di stare assieme. Questi giovani capiscono che esiste qualcosa oltre le nazioni. L'appartenenza a uno spazio unico al mondo, fertile, misurabile, ricco di storia, lingue, piazze, valori, culture, paesaggi: l'Europa. Ragazzi come Greta, che si sentono tutti sulla stessa barca in un mondo allo sbando. Quelli fuori e quelli dentro i confini dell'Unione.
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