Passato e Presente Eugenio Colorni, un militante per l'Europa

ItaliaSt 2018/1939 min
Classe 1909, milanese, filosofo, politico, antifascista socialista ed europeista, Eugenio Colorni è il personaggio raccontato dal professor Emilio Gentile con Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Dopo aver frequentato gli istituti più prestigiosi del capoluogo lombardo, nel 1930 Colorni si laurea in filosofia. Leibniz e Benedetto Croce saranno i suoi punti di riferimento. Al contrario di molti intellettuali, non si piega al fascismo ma fa della sua avversione una coerente e attiva ribellione. Dal 1935 è membro del Centro Interno socialista. La sua è una lotta politica senza compromessi contro il regime mussoliniano e contro l'intero sistema capitalistico-borghese. Arrestato e confinato a Ventotene nel 1938, con l'ex comunista Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi di Giustizia e Libertà, discute del futuro del Vecchio Continente ed è con loro che nell'inverno tra il 1940 e il '41, viene concepito il progetto di una federazione di Stati europei di cui gettano le basi politiche in quello che verrà conosciuto come il Manifesto di Ventotene. Fuggito dal confino, Colorni raggiunge Roma per partecipare alla Resistenza, ne diventa un esponente di primo piano. Ma non potrà vedere la capitale finalmente liberata dall'occupazione nazista. Il 28 maggio 1944, nei pressi di piazza Bologna, viene aggredito mortalmente dagli scherani della banda Caruso-Koch.
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