La vita in diretta Qualcuno voleva uccidere Sissy? Un mistero lungo 2 anni - 01/11/2018

St 2018/192 min
Da due anni intrappolata in un letto, lontana da tutti, senza quel sorriso contagioso che l'accompagnava sempre sul campo da gioco come tra gli affetti più cari. Maria Teresa Trovato Mazza, per chi le vuole bene Sissy, è una passionale, una grintosa, forse spigolosa e scomoda per qualcuno, ma certamente la gioia di vivere in persona, quella gioia che si è spenta la mattina del primo novembre 2016 quando, un colpo parte dalla sua pistola di ordinanza e le trapassa il cranio lasciandola in terra, esanime, ad un passo dalla morte. Sissy, calabrese di 28 anni, agente della polizia penitenziaria, lavora al carcere femminile della Giudecca a Venezia. La mattina della tragedia la ragazza è sul posto di lavoro quando le viene chiesto un cambio turno per andare a controllare all'ospedale civile una detenuta che ha partorito pochi giorni prima. Tra le 11:07 e le 11:20 la vita della giovane poliziotta e quella della sua famiglia cambieranno per sempre: infatti la ragazza è a terra in un lago di sangue all'interno della cabina dell'ascensore. Secondo gli investigatori Sissy si sarebbe sparata, un solo colpo in testa per dire addio a tutti. La famiglia Trovato Mazza, da quel primo novembre, aspetta di sapere la verità, i genitori della ragazza sono certi che qualcuno abbia tentato di uccidere Sissy e attendono un cenno dalla Procura che però non ha ancora iscritto nessuno nel registro degli indagati.
Vai al titolo