1968. Niente come prima Maggio

ItaliaSt 2018Ep 554 min
Il 1 maggio 1968 si festeggia la festa del lavoro e il Telegiornale trasmette anche la poderosa sfilata dalla piazza Rossa a Mosca. Negli Stati Uniti, la campagna vede una tappa importante nelle primarie dell'Indiana, con Robert Kennedy sempre più in vantaggio, mentre in Italia è in corso la campagna elettorale per le elezioni politiche del 19-20 maggio, i cui risultati indicano la crisi del centrosinistra, che ha caratterizzato la precedente legislatura. Ma il maggio 1968 vuol dire "maggio francese": proprio mentre a Parigi stanno cominciando i difficili negoziati di pace per il Vietnam, scoppiano le rivolte studentesche. I disordini, che da marzo agitano le università francesi, culminano nelle barricate del Quartiere Latino nella notte tra il 10 e l'11 maggio, quando trentamila studenti affrontano a sassate la polizia, che risponde con i lacrimogeni. La protesta si allarga alle fabbriche, culmina con cortei sempre più numerosi e lo sciopero generale, che paralizza la Francia. Il presidente De Gaulle affronta di petto la situazione, parla alla nazione in TV, e indìce un referendum per il 23 giugno. Il mondo occidentale si interroga sulla violenza che sta sempre più caratterizzando i movimenti studenteschi: il 30 maggio va in onda un'intervista al filosofo Herbert Marcuse, i cui scritti sono diventati un punto di riferimento per le nuove generazioni.
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