La vita in diretta Lia Levi: le leggi razziali mi tolsero la dignità - 13/09/2018

St 2018/1910 min
Il 5 settembre 1938 il Re d'Italia Vittorio Emanuele III firmò il regio decreto per la difesa della razza nella scuola fascista. Studenti e professori di religione ebraica furono cacciati da scuole e università. E' la prima di una serie di leggi arbitrarie e crudeli. Pochi giorni dopo, il 18 settembre 1938, Mussolini in visita a Trieste esce allo scoperto: "l'ebraismo mondiale è stato durante sedici anni malgrado la nostra politica un nemico irreconciliabile del fascismo". Le leggi razziali consistevano in un insieme di decreti firmati da Mussolini e promulgati dal Re Vittorio Emanuele III. L'odio e la violenza si insinuano nella vita degli ebrei italiani spogliati dei loro diritti: non possono sposarsi liberamente, lavorare e ad Ostia si arriva a vietare loro l'accesso al mare. Lia Levi eri una bambina e anche lei ha dovuto lasciare la sua scuola.
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