Agorà Estate Il caso del "re dei rifugiati" - 25/06/2018

St 20183 min
Benevento. Qui per tutti è 'il re dei rifugiati'. Lui si ribellava ai sospetti e ostentava sicurezza: "Io faccio l'imprenditore: mi occupo del sociale sì, ma non sono mica un prete, devo fare utili". E, stando alle indagini, ne faceva parecchi gestendo 13 centri con circa 800 richiedenti asilo. Paolo Di Donato, al vertice del consorzio 'Maleventum', è finito agli arresti domiciliari con accuse gravissime. Truffa ai danni dello Stato, falso, corruzione, e altre contestazioni. In manette altri 4 dei 36 indagati, tra cui un funzionario pubblico, un impiegato del ministero di Giustizia e un carabiniere. Secondo l'impianto accusatorio Di Donato, con la presunta complicità di funzionari pubblici, truffava lo Stato e lucrava due volte sulla pelle dei migranti: dei quali percepiva contributi anche se molti rifugiati che risultavano ospiti delle sue strutture erano andati via da un pezzo.
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