Speciali Storia

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Un grande corteo funebre accompagna i feretri di Carlo e Nello Rosselli, anti-fascisti italiani in esilio, al cimitero del Pere-Lachaise. I due corpi erano stati ritrovati a Bagnoles-de-l'Orne, in Normandia, uccisi da alcuni membri dell'organizzazione fascista "La Cagoule", la cui storia è ancora secretata negli archivi di stato francesi. La vicenda, inserita nel contesto di un'Europa sempre più avvolta dalle tenebre della storia, è al centro del documentario "Il caso Rosselli, un omicidio di regime" in onda su Rai Storia. Il filo conduttore è il viaggio personale che il figlio di Nello, Alberto Rosselli, che aveva solo 40 giorni quando suo padre e suo zio furono uccisi, intraprende dall'Italia alla Francia, per visitare la scena dell'assassinio in Normandia e cercare di ricostruire gli ultimi giorni di Carlo e Nello. Alle sequenze del viaggio di Alberto, si alternano le immagini dell'Archivio Storico dell'Istituto Luce e dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e il materiale fotografico appartenente alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, alla Fondazione Rosselli di Torino e all'Istituto di Storia per la Resistenza. Ci sono inoltre l'epistolario della famiglia, i documenti della polizia politica, conservati presso l'Archivio Centrale di Stato a Roma e le trascrizioni degli atti dei processi, conservati presso l'Archivio Centrale di Stato a Perugia. Il racconto è completato dalle testimonianze di Zeffiro Ciuffoletti, curatore dell'epistolario della famiglia Rosselli, e dello scrittore Mimmo Franzinelli, autore per Mondadori di "Il Delitto Rosselli", che conosce le cinque mila pagine dei documenti processuali, e dall'intervista a Bernard Jarry, di Bagnoles de L'Orne, che all'epoca dell'omicidio fu testimone delle ricostruzioni che la polizia fece con i colpevoli sul luogo del delitto.