Agorà

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I lavoratori della Richard Ginori occupano lo stabilimento affinchè si realizzi il piano di rilancio promesso dall'azienda a cominciare dall'acquisizione dei terreni. Il problema qui però non è chi fa la parte del "padrone", e dunque l'impresa, ma le banche. Tant'è che la storica azienda di porcellane, nel 2013 rilevata da Kering (holding del lusso padrona anche di Gucci) nello scorso settembre aveva diffuso un comunicato al veleno contro DoBank, istituto attivo nei crediti problematici, che ha rigettato l'offerta d'acquisto del sito industriale di Sesto Fiorentino. I francesi, che hanno investito circa 80 milioni nel recupero del marchio preservando la produzione e molti dei posti di lavoro, esprimono "sconcerto" e i sindacati denunciano: siamo "ostaggio di un bieco gioco al rialzo per interessi speculativi". - Un servizio di Pasquale Filippone
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