Agorà

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Nel punto esatto in cui un blindato dell'esercito italiano presidia l'ingresso posteriore del Cara di Borgo Mezzanone, uno dei tre più grandi centri per richiedenti asilo d'Italia, incomincia la bidonville dei migranti. La chiamano la pista. Ogni giorno tirano su una baracca nuova, sono ormai più di settecento. C'è una grande discoteca sotto una tettoia verde. La chiesa degli afghani. Il ristorante dei pakistani. Ma la zona più grande è quella gestita dalla mafia nigeriana. Qui i cittadini, soprattutto se donne, hanno paura anche di salire su un bus. - Un servizio di Fabio Trappolini
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