Animali come noi Speriamo che sia femmina!

ItaliaSt 201756 min
Le immagini raccolte in diversi allevamenti del Lazio che fanno mozzarella di bufala dop sono molto forti: in un allevamento le zampe delle bufale vengono legate alle macchine per evitare che scalcino, e viene messo un sasso sulla macchina di mungitura per fare pressione sulla mammella e ottenere così più latte. I maltrattamenti sugli animali sono gravissimi: un'allevatrice colpisce lo zoccolo di una bufala con un martello e dà bastonate di metallo sulle zampe degli animali. In alcuni allevamenti, inoltre, vengono fatte punture di ipofamina per ottenere più latte dalle bufale. L'ipofamina è un farmaco che agisce direttamente sull'utero stimolando la lattazione, ma andrebbe somministrato sotto prescrizione veterinaria, anche perché può provocare gli aborti. Si indaga anche sulla fine che fanno i maschi delle bufale. Inutili per la produzione del latte e con una carne priva di sbocco commerciale, in alcune zone, come quella del casertano, diversi allevatori li abbandonano nelle campagne o li fanno morire di fame e di sete pur di risparmiare il costo del macello. La Innocenzi trova una carcassa di bufalo nelle campagne di Casal di Principe, e viene immediatamente raggiunta dall'allevatore… Non mancherà un blitz con le forze dell'ordine e con il parlamentare Paolo Bernini in un allevamento di bufale, già sequestrato in passato per diverse irregolarità. Alla fine del reportage, Giulia Innocenzi intervisterà Roberto Battaglia, imprenditore agricolo del casertano e consulente di Eataly per la mozzarella di latte di bufala, sotto scorta da cinque anni per aver denunciato esponenti di spicco del clan Zagaria.
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