Telefono giallo Il delitto delle bambine di Marsala

St 1988169 min
Il 22 ottobre del 1971 tre bambine spariscono a Marsala. Si tratta di Antonella Valenti, undici anni, Virginia e Ninfa Marchese, nove e sette anni. Con la denuncia della loro scomparsa si apre uno dei casi di cronaca nera più inquietanti della storia del dopoguerra, conosciuto anche come "il caso del mostro di Marsala". Il giudice Cesare Terranova emette il mandato d'arresto per Michele Vinci, zio di Antonella, che durante l'interrogatorio confessa di aver rapito le bambine per stuprare una di loro e di aver gettato Ninfa e Virginia in una cava all'interno di un terreno di proprietà di Giuseppe Guarrato, dove effettivamente verranno ritrovate il 9 novembre. Durante il processo, tuttavia, emergono parecchi dubbi sulle dichiarazioni fatte da Vinci, e si profila la possibilità che abbia avuto uno o più complici. Nel 1978 Michele Vinci viene riconosciuto unico colpevole del triplice omicidio e condannato a 29 anni di reclusione. Nel 1988, dal carcere dove è recluso, Vinci accetta di farsi intervistare da "Telefono giallo", confermando la versione contenuta nel suo diario scritto in carcere: Antonella sarebbe stata rapita e uccisa perché suo padre, Leonardo Valenti, aveva fatto uno sgarro a Cosa nostra. Michele Vinci, scontata la sua pena, è ora di nuovo libero, ma se la verità processuale dice che è lui il "mostro di Marsala", a 45 anni di distanza è sulla verità storica che rimangono invece aperti molti interrogativi.
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