Linea Verde Liguria - 04/12/16

ItaliaSt 2016/1754 min
Nell’annus horribilis per l’olio extravergine italiano, in cui si stimano cali produttivi attorno al 40% di media, Linea Verde va nel Ponente Ligure alla ricerca dell’olio verde perduto: l’extravergine di taggiasca. Imperia è stata per almeno un secolo e mezzo la capitale mondiale dell’olio da olive ed dal porto di Oneglia partivano bastimenti carichi di extravergine. Con Patrizio Roversi scopriamo le lattine souvenir che gli immigrati si facevano spedire per ricordarsi dell’Italia col profumo dell’olio e le immagini delle glorie patrie, Sempre Patrizio ci guida alla scoperta di un’azienda agricola dove il produttore ha fatto una scelta di vita: sulle colline di Bordighera invece di cedere alle lusinghe della speculazione immobiliare si è dato alla coltivazione biodinamica. In elicottero con Patrizio scopriamo dall’alto la bellezza delle coltivazioni della valle Impero e della Val Nervia per arrivare in cima ad Airole dove un’intera montagna è stata recuperata con i terrazzamenti caratteristici della Liguria alla coltivazione della vite e dell’ulivo. Qui Patrizio farà anche il pane che porterà poi sul ponte di Dolceacqua dove incontrerà Daniela Ferolla. Sarà Daniela a condurci in luoghi magici dove la coltura dell’ulivo sfuma nel sacro e nella meditazione. A Borgomaro ci farà conoscere un monaco benedettino che ha ripristinato la coltivazione dell’ulivo attorno a un’antica abbazia. E ancora Daniela a Lucinasco ci porterà alla scoperta di un luogo d’incanto: un antichissimo uliveto dove si praticano massaggi, dove l’extravergine diventa elisir di benessere fisico e psicologico e dove l’olio ha un valore prima di tutto antropologico e culturale. Da Lucinasco Daniela scenderà con il suo olio a Dolceacqua e sul ponte che è stato ritratto da Monet ed è diventato un’icona della pittura impressionista
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