Ulisse: il piacere della scoperta Splendori dell'Andalusia

St 2015124 min
Alberto Angela compie quindi un viaggio nelle calde e assolate terre andaluse, attraversando le città della regione come Siviglia, Cordova, Granada e Ronda, tra i colori e le bellezze dell'architettura moresca, raccontando un'epoca di convivenza pacifica tra popoli con usi, costumi e addirittura religioni differenti che nel mondo di oggi sembra non poter avere eguali. Com'è noto, infatti, l'Andalusia è la regione spagnola che più a lungo è stata un possedimento arabo e la commistione tra quel popolo e quello autoctono di origine latina ha portato alla creazione di un tessuto culturale nonché a una produzione artistica assolutamente unici e certamente tipici solo e soltanto di quella parte di mondo, rimasti tali anche dopo la fine della Reconquista, nel 1492. Sede di incontri culturali da sempre, la regione ha visto succedersi nei secoli tantissimi popoli: dagli antichissimi – e probabilmente autoctoni – Iberi, poi fusi coi Celti (da qui il termine Celtiberi, appunto), ai colonizzatori Cartaginesi poi scacciati dai Romani, a loro volta invasi dai barbari Visigoti di origine germanica. Quindi è stato il turno della dominazione araba, prima appunto della Reconquista, processo di restituzione dell'intera Spagna a una corona cristiana d'origine neo-latina durato ben settecento anni. Dal flamenco alla produzione di vini, dalle città portuali dalla splendida architettura alle chiese nate precedentemente come moschee fino alle case basse e imbiancate esternamente con la calce, secondo gli usi mediterranei riscontrabili anche nel sud Italia o in Grecia: tutto questo e molto di più è l'Andalusia, ancora oggi meta turistica significativa e, negli anni 60, anche sfondo di più di un film italiano del filone degli spaghetti western. Pure diversi capolavori di Sergio Leone – a cominciare da Per un pugno di dollari – sono stati girati da quelle parti.
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