Unomattina Le voci di dentro - 01/03/2019

St 2018/195 min
Franco Di mare commenta le criticità dei ragazzi, ex carcerati, che tornano ad essere liberi nel mondo. Non è facile trovare un lavoro per nessuno e, men che meno, per chi è stato dietro le sbarre. Il rischio, evidente, è che qualcuno torni a delinquere, per disperazione, più che per vocazione. Molti di questi ragazzi stretti nella morsa della crisi, si sono rivolti proprio al carcere per chiedere aiuto, vale a dire al momento formativo, riconoscendo nel periodo passato in riformatorio un momento di crescita. Il dato negativo è però che il carcere non è un ufficio di collocamento e più di tanto non può fare. FOTO 9 – Ragazzi dello spaccio FOTO 10 – Ragazzi malavitosi "Sono ragazzi che non hanno alle spalle una famiglia a cui chiedere aiuto – ha spiegato Gianluca Guida – è evidente che il rischio che qualcuno accetti le offerte della malavita esiste". Il dato positivo è che molti di questi ragazzi stretti nella morsa della crisi, si sono rivolti proprio al carcere per chiedere aiuto, vale a dire al momento formativo, riconoscendo nel periodo passato in riformatorio un momento di crescita. Il dato negativo è che il direttore di Nisida, pur avendo forti contatti con la società civile di Napoli, non è un ufficio di collocamento e più di tanto non può fare. Dunque, il rischio di una deriva criminale esiste, la possibilità che questi ragazzi tornino a far parte delle paranze, dei nuclei criminali dai cui erano usciti si fa più concreto ogni ora che passa senza che nessuno offra loro una alternativa concreta per il loro futuro.
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