Agorà La Cina che guarda a Palermo - 21/03/2019

St 2018/193 min
Il progetto è ambizioso: fare di Palermo il primo porto hub in Europa, con 16 milioni di container movimentati all'anno. Due in più di Rotterdam e un'occupazione tra diretto e indotto quantificata in 435 mila persone. Alcuni rappresentanti di un fondo d'investimento di Shangai, avrebbero incontrato i vertici di Eurispes, il centro fondato e presieduto da Gian Maria Fara, per valutare l'operazione da 5 miliardi di euro, da condurre in project financing, che farebbe del porto di Palermo uno snodo nevralgico per il traffico delle merci tra l'Asia e la sponda sud del Mediterraneo. Adesso si guarda con molta attenzione alla visita a Palermo del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, che sarà in città il 23 marzo con al seguito una folta delegazione di manager e uomini d'affari interessati proprio al business dei porti in Italia, tra i punti del capitolo Cina sul quale è impegnato il governo Conte. Per il responsabile Eurispes dipartimento Mezzogiorno, Saverio Romano, "il progetto del porto hub per la sua portata e per la sua lungimiranza rappresenta uno strumento importantissimo di sviluppo del territorio". Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma sul mare di 200 ettari collegata all'entroterra con una superficie di ulteriori 100 ettari per consentire alle grandi navi merci da 400 metri di movimentare un volume di circa 16 milioni di container all'anno a fronte dei 10mila attuali. Per gli armatori sarebbe un risparmio di svariati milioni di euro in quanto ridurrebbero i tempi di permanenza in mare delle navi rispetto alle rotte attuali. Tanti gli interventi di riqualificazione dell'area portuale previsti nel progetto: ristoranti, spazi per il tempo libero, campi sportivi. Una opportunità per una delle aree più povere d'Italia, ma a quale prezzo? Il viaggio della nostra Anna Di Russo.
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