Agorà Parla Christophe Chalençon - 11/02/2019

St 2018/194 min
Christophe Chalençon è uno dei referenti dei gilet gialli che ha incontrato il vice premier Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista la scorsa settimana. È stato tra i primi ad aderire alla protesta e a diventare un punto di riferimento nel dipartimento della Vaucluse, vicino ad Avignone, dove risiede. Ex portavoce della lista RIC (Ralliement d'initiative citoyenne), ora è considerato uno dei leader del movimento francese anche se i "gilet" formalmente non riconoscono una leadership conclamata ma diversi capi di varie estrazioni e ve-dute, che si sono intestati la protesta. Chalençon è considerato facente parte dell'ala più "dura" del movi-mento transalpino. Fabbro di professione, 52 anni, a inizio dicembre ha fatto parte di una delegazione rice-vuta dal primo ministro francese Edouard Philippe. Con il passare del tempo le sue posizioni sono diventate sempre più radicali. Il 3 dicembre, ai microfoni della radio Europe 1 aveva chiesto le dimissioni dell'esecutivo: "Io vedrei bene il generale de Villiers (ex capo di stato maggiore dell'esercito) a capo del governo", affermò. In un post su Facebook del 23 dicembre intitolato "il caos annunciato", aveva lanciato un appello per chiedere le dimissioni di Emmanuel Macron al quale aveva aggiunto un secondo appello all'esercito che avrebbe dovuto costituire un "governo di transizione per sentire e ascoltare il popolo". Per quanto ri-guarda la possibile alleanza con il Movimento 5 stelle per le elezioni europee, Chalençon in una intervista del 9 febbraio al Corriere della Sera precisa: "Noi gilet gialli che vogliamo allearci con il Movimento Cinque Stelle stiamo creando un grande movimento popolare che si presenterà alle europee. Lo annunceremo all'inizio della prossima settimana". Lo ha intervistato a Parigi il nostro Matteo Barzini.
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