Agorà Mala Roma, le mani sulla città - 18/02/2019

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Nella Capitale ci sono i palazzi della politica, quelli delle amministrazioni, numerosissime attività commerciali. Una calamita per la criminalità organizzata che ha inquinato Roma. Il quadro tracciato dall'ultima Relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia è inquietante. "Dall'esame delle manifestazioni criminali - scrivono gli analisti della Dia - emerge l'esistenza di una struttura di natura reticolare che tende ad infiltrare i luoghi del potere decisionale ed economico, e nel cui ambito i singoli sodalizi ora stringono alleanze temporanee, funzionali all'ottenimento di obiettivi puntuali, ora possono - ma più di rado - entrare in conflitto. L'atteggiamento violento, infatti, permane come una forma di 'capitale quiescente', pronto all'occorrenza ad esplodere se vengono minacciati gli interessi delle consorterie". Roma, metropoli internazionale, "è crocevia di affari, nonchè punto di incontro privilegiato tra organizzazioni criminali italiane e straniere". La chiamano la strategia del camaleonte. Il nostro Matteo Barzini ha fatto un viaggio nella città invisibile agli occhi.
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