Agorà Don Biancalani: blitz alla cena del prete dell'accoglienza - 25/10/2018

St 2018/193 min
"Resisteremo. In nome del Vangelo". Dopo il blitz interforze di polizia, carabinieri, vigili urbani, guardia di finanza, Asl, ispettorato del lavoro e vigili del fuoco nella pizzeria del Rifugiato di Vicofaro mentre era in corso una cena lunedì scorso, don Massimo Biancalani spiega: "Dico solo che quando ho visto arrivare in parrocchia tutti quei poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, ho pensato adesso ci arrestano". In tutto una cinquantina di persone. Un numero davvero spropositato. "Mi è sembrato fuori luogo e ho pensato che volessero intimidirci". Motivo del blitz? "Ci hanno detto che all'origine ci sarebbe una lettera di 190 cittadini di Vicofaro, ma a me questa lettera non è arrivata. Noi non sappiamo chi e cosa ci contestano", sostiene don Biancalani. C'è anche chi crede che il blitz sia scattato in seguito all'annuncio via Facebook del prete di una cena alla pizzeria del Rifugiato che era stata chiusa per un problema di caldaie. Così dopo l'ordinanza del centro immigrati, leggere sui social di una pizza annunciata deve aver irritato e indotto ad un sopralluogo così eclatante. "Hanno chiesto le generalità ai migranti e non hanno trovato nulla di irregolare. Anche perché noi non abbiamo cucinato la pizza ma portato cibi già cotti", spiega don Biancalani. Il racconto è di Fabio Trappolini.
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