Agorà

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Una casualità. Così gli organizzatori liquidano la domanda dei giornalisti sulla contemporaneità sinistra tra il Giorno della memoria e il concerto nazi rock organizzato ad Azzano Decimo. Un concerto che ha visto sul palco del club Langbard tre gruppi metal, tra cui i lionesi Leibstandarte, il nome della divisione Waffen SS conosciuta come la guardia del corpo di Hitler Uno sfregio nella giornata della Memoria, carica di ricordi ancora vivi. Fu la Leibstandarte a sterminare 57 ebrei a Baveno, in Val d'Ossola. Fu il primo eccidio per motivi razziali nel nostro paese, secondo per numero di vittime solo alle Fosse Ardeatine. La prostesta dei cittadini non è servita a fermare il concerto, che è stato comunque autorizzato. Imponente, per un evento privato, il dispiegamento di forze dell'ordine. Una trentina di agenti, i furgoni blindati di polizia e carabinieri, un primo posto di blocco già a un chilometro dal capannone sede del concerto più temuto degli ultimi anni. La notte di Azzano Decimo è stata illuminata dai lampeggianti blu delle auto schierate a protezione dell'ordine pubblico. La tensione, palpabile sul viso degli agenti in divisa, ha blindato un intero quartiere. Impossibile per i giornalisti l'ingresso nel locale. Rossella Ricchiuti ha seguito per noi la giornata più lunga di Azzano Decimo. - Un servizio di Rossella Ricchiuti
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