Agorà

3 min
Vivere lì dove nessuno vuole vivere. Resistere nonostante il degrado, la paura, le angherie, le ammini-strazioni che non risolvono i problemi. Marco Trevisan, 44 anni, ingegnere, sposato e padre di due bimbi di due anni e mezzo, a suo modo è un sopravvissuto. È l'ultimo italiano rimasto in via Cairoli e non ha alcuna intenzione di andarsene. Vive lì da quando è bambino ed è testimone del decadimento di questa fetta di città che si nutre di stazione. Ormai con gli spacciatori ci vado d'accordo, io mi sento difeso e protetto da loro. È un po' quello che succede con le mafie. Se lo Stato è assente, sei costretto a cercare appoggi in qualche maniera. - Un servizio di Pasquale Filippone
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